Un sogno
Stanotte ho fatto un sogno. Ho sognato di uscire di casa, in compagnia della mia cagnolina, in una giornata illuminata dal sole, allietata dal canto dei volatili, ravvivata dal colore dei fiori lungo il ciglio dei marciapiedi, rinfrescata da una brezza profumata che, scuotendo dolcemente le fronde degli alberi, mi ha avvolto in un abbraccio accogliente. Ho sognato di incontrare lungo la strada sconosciuti che mi rivolgevano sguardi ospitali e sorrisi franchi, che non deviavano il loro percorso per tenermi a distanza, e io mi comportavo con loro allo stesso modo, non ritenendo minacciosa la loro presenza. Non portavo né guanti né mascherina; anche loro avevano il volto scoperto, le mani libere dall’impaccio degli involucri in lattice. A metà circa del mio cammino, ho incrociato un signore distinto con un cagnolino simile alla mia, e ci siamo fermati a meno di un metro di distanza per far socializzare i nostri amici domestici e per scambiare qualche chiacchiera riguardo al loro comportamento e abitudini. Dopo qualche minuto ci siamo salutati e io ho proseguito per la mia strada, fino al punto in cui ho incontrato una mia cara amica che non vedevo da tempo. Ci siamo abbracciate, scambiate due baci affettuosi sulle guance e, sottobraccio, ci siamo recate nel primo caffè nei paraggi. Sedute comodamente a un tavolino, dopo aver ordinato la consumazione al garçon del bar che si è avvicinato a noi, abbiamo iniziato a scambiarci confidenze e ad aggiornarci sulle rispettive esperienze di vita, ripromettendoci, prima di congedarci, di organizzare un incontro collettivo con gli amici comuni, per trascorrere insieme altri bei momenti: passeggiate, serate al cinema, al teatro… Prima di tornare a casa ho attraversato un giardinetto fitto di cespugli fioriti, dove i bambini scorrazzavano felici, dilettandosi tra altalene e scivoli di plastica e giostrine, sotto lo sguardo amorevole delle mamme e dei nonni. Lasciato alle spalle quell’angolo di mondo variopinto, ho fatto un salto in libreria per ritirare dei libri ordinati giorni prima, e ho proseguito, fermandomi a fare piccoli acquisti alimentari presso i miei rifornitori abituali, commentando con loro circa la qualità dei prodotti scelti e le quotidiane notizie di cronaca, che parlavano di quanto la Terra e l’ambiente si stessero rigenerando, continuando a svelare meraviglie, l’inquinamento atmosferico stesse diminuendo, le carenze strutturali sanitarie fossero state colmate e la salute pubblica fosse migliorata; di quanto, infine, la ripresa economica stesse coinvolgendo tutti i settori lavorativi e di come l’unione politica tra Stati Europei, una realtà non più solo sulla carta, influisse positivamente sul quadro generale. Sulla via di casa sono passata nei pressi di una scuola, proprio all’orario di uscita, nel momento in cui una fiumana di ragazzi si riversava per la strada tra chiacchiericci festosi e allegre scorribande. La mia passeggiata volgeva al termine, ero nei pressi di casa e avanzavo verso il portone d’ingresso quando il postino, avvicinandosi a me, mi porge una lettera priva di mittente: la apro con curiosità e leggo su scritto: “Continua a sognare e vedrai che, a forza di farlo, i tuoi sogni diverranno realtà”. Ero ancora alle prese con i miei pensieri quando è seguita una fase grigia in cui mi è sembrato di scivolare in una nebbia densa, in una sorta di oblio privo di suoni. Non so bene quanto tempo sia passato prima che avvertissi uno scricchiolio, seguito da un mio lieve sussulto. In quel momento ho aperto gli occhi, rendendomi conto di essere nel mio letto. “Peccato – mi sono detta – era solo un bel sogno…”. Ancora intorpidita, mi sono alzata e stiracchiata. Poi, riprendendo gradualmente coscienza di ciò che avevo intorno, ho stropicciato gli occhi e dato un’occhiata fugace all’orario sul cellulare. Spostando lo sguardo più in là, oltre i libri poggiati sul comodino, ho scorto una busta bianca che non ricordavo di avere tra le mie carte, con all’interno un foglio ripiegato. L’ho tirato fuori e, con stupore, ho letto le stesse parole, stampate nero su bianco : “Continua a sognare e vedrai che, a forza di farlo, i tuoi sogni diverranno realtà”. Sono rimasta interdetta per qualche secondo. Poi, pur senza trovare una spiegazione logica dell’accaduto, ho abbassato gli occhi e sorriso, pensando tra me: “Sì, presto i bei momenti torneranno. Quanto prima riprenderà l’ascesa verso rinascita, verso la consapevolezza, verso quel sospirato cambiamento che ci vedrà tutti vivere il mondo e il nostro tempo come persone migliori. Sì – mi sono detta e ripetuta – ci sarà una nuova stagione ricca di opportunità e quello che vivremo tra non molto non sarà più solo e soltanto un bel sogno”.
A.O.