Potature
Potare, sfoltire, sfrondare, dare un taglio alle vecchie abitudini, ai rapporti esanimi, ai legami pavidi, alle relazioni apparenti, ai tornaconti, a ciò che ingabbia, che immobilizza nell’insoddisfazione e nel disagio. Dare un taglio a ciò che non fa stare bene, a ciò che non serve più. Imparare a coltivare l’arte della sottrazione. Sottrarre, ridurre, ridefinire, per liberarsi dagli inutili orpelli, dai modi di pensare stantii, dalle situazioni vessanti, per ritrovare ciò che conta davvero, ciò che fa muovere con agio, con leggerezza e fluidità. Arrivare all’essenza delle cose, a ciò che restituisce loro valore e senso. E abbellire le camere dell’esistenza dando spazio al nuovo, abbracciando il coraggio di andare oltre, sfidando le paure che accompagnano il cambiamento. Far entrare aria fresca, brezza nuova. Perché la lezione appresa durante i tempi bui appena attraversati non resti vana… Potare, alleggerire, sfrondare. Per consentire ai semi di germogliare. Per permettere alle gemme di fiorire.