Kabul
Le donne di Kabul indossano il lutto
la pena, lo strazio, il terrore.
Non hanno più voce. Solo lacrime
negli occhi incastonati in fessure crudeli.
Le madri di Kabul lanciano i figli
oltre il filo spinato. Nel tormento
sfidano l’insopportabile
pur di sottrarli a un destino brutale.
Le figlie di Kabul sono oltraggiate.
Ridotte a oggetti,
ad assurdi bottini di guerra
nelle mani di una torva ottusità.
Gli uomini, i padri di Kabul
hanno i cuori allo stremo:
impotenti, non hanno più il modo
per essere uomini e padri.
Il popolo di Kabul è calpestato
da turpe ignoranza. Annientata
la sua umanità. E noi attoniti
(forse impotenti?) restiamo a guardare