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In tempi di Coronavirus, onoriamo la Terra e tutte le sue Creature

Dal 16 al 24 maggio, la “Settimana Laudato Si’” promossa da Papa Francesco

di Adriana Ostuni

Che la Pandemia stia segnando una svolta epocale nella vita di tutti è un dato incontrovertibile, che ciascuno di noi sta sperimentando in prima persona, sotto forme generalizzate, sebbene  diversificate riguardo ai singoli casi.

L’emergenza coronavirus ha infatti determinato milioni di vittime in tutto il mondo, ci ha costretti a un lockdown molto vincolante, provocando, oltre alle difficoltà sanitarie, danni incalcolabili all’economia, ponendo in discussione  la  presunzione di onnipotenza del mondo Occidentale di saper controllare ogni fenomeno naturale. E ciò, paradossalmente, nonostante l’assunzione di regole incompatibili con il rispetto dell’ambiente, e di stili di vita non più sostenibili che, soprattutto dagli anni Ottanta, stanno  distruggendo  la terra, l’Oceano, la natura. Prova ne sono l’isola di plastica che galleggia nel Pacifico, grande quattro volte l’Italia, le microplastiche ingerite dalle specie marine che muoiono con un’agonia lenta e straziante, gli  scarti, i rifiuti,  le deforestazioni, i pesticidi che uccidono le api, gli agenti chimici che distruggono i terreni e le coltivazioni: situazioni che hanno provocato danni immani all’ambiente e pericolose alterazioni climatiche.

Malgrado il contesto allarmante, è pur vero però, che in questo complesso quadro, alcune notizie fino a poco tempo fa inimmaginabili, ci stanno sorprendendo, essendo anch’esse diretta conseguenza del lockdown. I dati a questo proposito, alla vigilia della ripresa della “normalità”, parlano chiaro. L’inquinamento e i livelli di smog si stanno riducendo, grazie alla drastica diminuzione delle emissioni nocive causate da uffici, fabbriche  e automobili private – come dimostrano anche le immagini satellitari sul nostro Paese. Lungo le strade delle città deserte, la natura sembra visibilmente rigenerata e gli animali si stanno riprendendo i loro spazi avventurandosi nell’esplorazione di aree, finora, a loro precluse. I panda tornano ad accoppiarsi, i fenicotteri a ripopolare le spiagge. A Milano, nei parchi, sono stati avvistati conigli. In Sardegna, i delfini tornano a nuotare in prossimità della costa ed è possibile avvistare i cinghiali che scorrazzano in molte aree del territorio. L’inquinamento acustico e il rumore sismico sono in netta riduzione, il buco dell’ozono si sta ridimensionando.

Segnali positivi che prefigurano l’avvento di un nuovo ciclo della vita. Messaggi che dovrebbero indurci  a comprendere che quando ci poniamo di traverso alla Natura, prima o poi la Terra ci presenta il conto, per portarci alla presa di coscienza della necessità di adottare comportamenti ecosostenibili, ispirati al  ripudio stili di vita non più compatibili con il nostro benessere e con quello della nostra Casa comune, che tutti, indistintamente, abbiamo il dovere di preservare, assumendo comportamenti responsabili.

E’ dunque bastato un piccolo virus a toglierci all’improvviso la convinzione di possedere ogni sapere e ogni rimedio, a scuotere la nostra certezza di essere i padroni indiscussi della Terra. Il che dovrebbe portarci a ritenere che non vi sia  momento migliore per ripensare  al nostro rapporto con il Pianeta nel quale viviamo tutti collegati,  se davvero vogliamo evitare che crisi come quella che stiamo attraversando diventino la nuova “normalità”.

In quest’ottica di sensibilizzazione del rispetto verso la Natura e di adozione di comportamenti atti a salvaguardare il benessere della Terra, si inserisce la grandiosa iniziativa promossa da Papa Francesco sulla “Settimana Laudato si’’”, “campagna globale”,  che si svolgerà dal 16 al 24 maggio prossimi, nel quinto anniversario della pubblicazione della lettera enciclica: una settimana mirata a “rispondere alla crisi ecologica” che ci attanaglia, perché, come sostiene il Papa, “‘il grido della terra e il grido dei poveri non possono più aspettare”. “Prendiamoci cura del Creato, dono del nostro buon Dio creatore. Celebriamo insieme la Settimana Laudato si’” è l’appello conclusivo del Pontefice.

Siamo dunque a uno snodo, a un cruciale giro di boa che potrebbe segnare in positivo un cambiamento epocale. Basta raccogliere il messaggio della Natura. Tocca a noi assumerlo come un’opportunità per favorire l’instaurarsi di una nuova era orientata, dopo la caduta,  alla rinascita verso la luce, e basata sull’amore e sul rispetto reciproco e della Casa in cui viviamo.  Prendiamo allora tutti spunto ed esempio dalla Natura, allo stesso modo di come lei, con le sue infinite bellezze e manifestazioni, ama se stessa e tutte le sue Creature.