Giornata mondiale del rifugiato 2019
Per la Giornata Mondiale del Rifugiato 2019, un breve brano tratto dal mio libro “Le verità apparenti”
Il suo, mi disse, era stato un viaggio lento, costosissimo, pericoloso, fatto di tappe, attese e respingimenti, di estenuanti ore nei camion sotto il sole del deserto, ammassata ad altra gente, senza nessuna copertura, con la paura costante di essere fermata dai militari che presidiavano i confini del paese.
“Se si ha la sciagura di essere arrestati” precisò “non solo si è riportati indietro, ma si è trattenuti per giorni e giorni nelle celle di carceri sovraffollate e sottoposti a violenze inaudite”…
Le chiesi se con il senno di poi avrebbe rifatto tutto daccapo. Lei, annuendo, mi ripetette che si riteneva fortunata, perché non tutti i migranti riuscivano ad arrivare alla destinazione finale; di molti non ne rimaneva voce, né traccia.
Poi scese il silenzio. Un silenzio con il quale comunicò meglio che con le parole le ragioni di un viaggio reso plausibile solo dalla disperazione e dall’istinto di sottrarsi a un destino senza speranza.