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Blog / News


Avviluppata

Avvilupparsi
per accantonare i pensieri
e lambire la saggezza
che scioglie i nodi
senza fare appello alla ragione.
Accovacciarsi
tra le pieghe delle idee scottanti
accumulando il calore necessario
per dissolvere
i dubbi e le incertezze.
Abbracciarsi
per raggranellare
il coraggio
di gettarsi dentro
le decisioni scomode
come unico rimedio
per scorgere la luce.
Per alimentare la scintilla
che redime e che riscatta.


LunaSole

Non può la notte durare in eterno – diceva la Luna. Presto o tardi la vita si illumina – rispondeva il Sole.


Foglia

Sono una foglia.
Sono una foglia nel vento.
Una foglia nel vento d’autunno.
Ingiallita
accartocciata..
Mi abbandono
tra effluvi di muschio
al placido dondolio
sul ramo.
Indecisa mi crogiolo.
E continuo a ondeggiare
A barcollare.
A metà tra cielo e terra.
Ma è tempo.
Basta un refolo.
Un fremito.
Con uno schiocco
mi stacco
e mi lascio andare…
Per mulinare
e danzare
a mezz’aria
ormai libera
di volare.


Giornata Mondiale della Gentilezza

Sono spesso i bambini che con connaturata spontaneità e ingenuità, senza calcoli o pregiudizi, insegnano agli adulti i comportamenti virtuosi, i valori ispirati al buon senso, alla civiltà, alla pace, alla fratellanza. È vero, noi adulti non possiamo fare molto contro i grandi eventi.Non possiamo con le nostre sole forze contrastare i destini infausti. E […]


Premio Nazionale di Letteratura e Teatro – Città di Valenzano

Lieta della notizia di essere tra i finalisti della XX edizione del Premio Nazionale di Letteratura e Teatro, Città di Valenzano, per la sez. Poesia in lingua italiana. La Cerimonia di Premiazione avrà luogo domenica 26 novembre prossimo, ore 18,30, presso l’Auditorium del Ciheam Istituto Agronomico Mediterraneo – via Ceglie 9- Valenzano.


Fragilità

[18:42, 9/11/2023] Adriana Ostuni: Più che di fiori
all’occhiello
amerei discorrere
di fragilità.
Quelle che rivelano
come steli piegati
ossature flebili
dietro sguardi arrossati.
Quelle che al riparo
di inaccessibili armature
nascondono cuori morbidi
e anime sanguinanti.
Quelle fragilità
che pur nel silenzio muto
rivelano verecondie
e candidi rossori.
Quelle fragilità
dall’alfabeto semplice
che con gesti imperfetti
e tremolii irriflessi
parlano di coraggio.
E prive di fragori
raccontano l’umanità
[21:17, 9/11/2023] Adriana Ostuni: Più che dei fiori
all’occhiello
amerei discorrere
di fragilità.
Quelle che rivelano
come steli piegati
ossature flebili
dietro sguardi arrossati.
Quelle che al riparo
di inaccessibili armature
nascondono cuori morbidi
e anime sanguinanti.
Quelle fragilità
che pur nel silenzio muto
rivelano verecondie
e candidi rossori.
Quelle fragilità
dall’alfabeto semplice
che con gesti imperfetti
e tremolii irriflessi
parlano di coraggio.
Quelle dal tocco lieve
da “maneggiare con cura”
che prive di fragori
raccontano l’umanità.


Fumo

Una frase smezzata
una parola sdrucciola
uno sguardo esitante
un sospiro perplesso.
Dire. Non dire.
E il tanfo di fumo
si impone
malgrado la repulsione.
Mi appello al buongiorno
benché il contorno oggi
non abbia il sapore
del benvenuto.
E lo scompiglio incanza
invade impietoso.
Il rimedio.
Fuggire? Partire?
O forse è questione di tempo.
Come tutti sostengono.
Intanto il vento
continua a stormire.
Mi aggomitolo.
E penso.
Ci sarà pure un modo
per non annegare.



Rimedi

Una pietra
Un ceppo.
Gli spigoli.
Le asperità.
Tutto può essere limato
quando si espone docile
ai rimedi leviganti.
Se alla luna è dato
di gonfiare le maree
si può allora raddrizzare
un sentiero impervio
un cammino pencolante
un tratto dissestato
durante un fortunale
guadando la strada
che imbocca il rettilineo.
Distanziando le curve
che spezzano gli sguardi
che corrono tortuose
verso il nulla.
La radice è nel silenzio
che ripara. Nell’alba
che conduce al giorno buono.


Sopori

Si assopisce il giorno
su un cuscino
di nuvole cremisi
diradando
i clamori della sera.
I marosi si placano
come suoni di risacca.
Tace il mondo.
Ora è fuori
al di là dei battenti
ormai chiusi.
Assorti
i pensieri sfumano
annegando
nell’attimo vacuo
cosparso di stelle
che precede l’oblio.