Vento
Plasmare con il vento
le anse dell’anima.
Nel profondo
in fondo
si arriva con un soffio.
Plasmare con il vento
le anse dell’anima.
Nel profondo
in fondo
si arriva con un soffio.
Una briosa serata venerdì, presso il teatro Bravo’ di Bari, in occasione delle Celebrazioni della Giornata della Donna. “Tra Cabaret e Cultura”, nel segno della musica, della poesia, dell’incrocio delle arti, brillantemente condotta da Lucia Tornabene. Una kermesse durante la quale l’attrice Daniela Pellicciaro ha letto con afflato e sensibilità un mio componimento in versi […]
Una mimosa per ricordare
le donne coraggiose
che donarono la vita
per favorire le donne d’oggi.
Una mimosa per ricordare
che l’amore tra due persone non è dominio
possesso dipendenza
ma è camminare insieme
guardando nella stessa direzione.
È superare i varchi
nel rispetto delle reciproche libertà.
Una mimosa per ricordare
che l’amore parte da se stessi
che solo quando
“mi amo” viene prima di “ti amo”
si è pronti ad amare l’altro.
Una mimosa per ricordare
che la vita è un’esperienza unica:
per renderla meravigliosa
occorre viverla
con chi ci rispetta
vuole renderci felici…
Prendo a prestito
il tuo respiro
il tuo profumo di paglia bagnata
sale dolce sulla pelle
spuma sapida nel vento.
Raccolgo nella gerla dei pensieri
le ciglia di edera
I diademi di carta
le note tra le ortiche.
Così ti porto:
in apnea
sostenendo nei riflessi dell’attesa
il silenzio dei tuoi passi
che nell’ombra si allontanano.
Oggi, primo marzo: una giornata chiara e trasparente qui a Bari. Con la Primavera alle porte, stagione di rinascita, in cui ogni cosa si ridesta dopo la quiescenza invernale e la natura riprende vita, riappropriandosi dei suoi spazi, rigenerante dedicarsi alla lettura di un buon libro.
Con un libro ti addentri in una storia, abbandonando momentaneamente la tua. Fino a perderla, per poi ritrovarla.
Ecco. Sei qui
le braccia tese
lo sguardo
rivolto verso il cielo.
A respirare il vento
a inseguire le nuvole in corsa:
ultimo baluardo di chi
coltiva i sogni.
Estremo rifugio per ovattare
d’azzurro la realtà.
Per trasfigurarla.
Per edulcorarla
con la voce degli alberi
fino al a quando è possibile.
E ora che il gelo
non può più ferirti
e il tuo sacrificio
non è più vano
sei lì
a spostare lo sguardo
verso terra
passando dal cuore.
Per cogliere
tra i fili d’erba
il fiore che non ti aspetti.
In anticipo quest’anno i mandorli scrivono poesie sui loro rami.
Sopore salmastro
al confine
tra cielo e mare.
Sabbia e alghe
si incontrano
sotto soffi di luna
e spuma di stelle.
Sulla rena
avvolta
da brezza impalpabile
s’appoggia un’ancora
a una valva iridata.
Il silenzio
è scandito soltanto
dai timidi versi dei flutti.
Tutto si fonde. Si confonde.
A fermare
anche il tempo:
linea sottile
che vaga
tra sogno e realtà.
Meraviglia è coltivare sempre la capacità di stupirsi. È essere disponibili ad apprendere ogni giorno qualcosa di nuovo. Perché non si smette mai di imparare, anche dalle piccole cose, anche dai dettagli apparentemente insignificanti, a prima vista di poca importanza. E la vita è bella per questo.