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Blog / News


La Poesia è sempre dietro l’angolo

Inseriti in una nuova Raccolta Antologica sette miei componimenti poetici tratti dalle mie sillogi, “Passaggi”, “Clessidra”, “In sintesi, con brevi tratti in poche parole”. “La poesia è sempre dietro l’angolo”, Vitale Edizioni, 2023: un’opera poetica collettiva di autori contemporanei, destinata anche alla fruizione delle biblioteche scolastiche. Grazie all’editore e curatore, Calogero Vitale.


Spicanda

Laute di profumi
dai rami pendono
monete d’oro.

La luce versa
scaglie di sole
sugli alberi grondanti.


Denso di luce

E poi c’è la forza.
Non quella arrogante.
Non quella prepotente
dei fautori delle armi
ma la forza che profuma
di coraggio, di eroismo.
La forza della dignità.
Di chi ama la vita
anche quando è colorata di grigio.
E non si arrende.
La forza di chi
pur stringendo i denti
sa sorridere malgrado il fango e i detriti.
E pur sfiancato
accenna una mazzurca
tra le pozzanghere.
La forza di chi sa accarezzare
un anziano atterrito
che stringe tra le braccia il proprio cane.
La forza di chi ha perso tutto
ma si rimbocca le maniche
anche per strappare una risata a un bambino
inventandogli nuovi giochi
tra l’acqua che ristagna e le rovine.
La forza di chi sa risollevarsi e guardare oltre
lavorando tra le pieghe del disastro.
Con fiducia.
Orientando la bussola del tempo
verso un domani
che sarà denso di luce.



Premio Internazionale Culture del Mediterraneo

Bella emozione aver appreso che la mia poesia inedita ,”Nuovi approdi”, è nella rosa dei sei finalisti al Premio Internazionale Culture del Mediterraneo. Il 3 giugno prossimo la cerimonia conclusiva presso l’Istituto “Vittorio Emanuele II” a Giovinazzo, con la votazione finale della giuria popolare.


Meditando…

E’ vero, la vita scorre e non è sempre semplice rimanere al passo con i ritmi frenetici imposti dall’implacabile scadenziario degli impegni quotidiani. Con la conseguenza che, a corto di energie, ci ritroviamo spesso a dover fare i conti con lo stress e la stanchezza fisica. Che fare allora per sbarazzarci della fretta e dell’ansia […]


A distanza

Non serve la sacralità
di un ramo di ulivo.
O la solennità delle parole vuote.
Non servono i gesti spiccioli
i cammini di pochi centimetri
gli slanci senza forza
o gli imbocchi segnati
dalle inversioni di rotta.
I passi da lumaca nelle vie traverse
non offrono accoglienza
ai sentimenti autentici.
Quando la strada è accidentata
lastricata di sole briciole
e diretta verso un vicolo cieco
il senso è unico:
restare a distanza dal disamore.


Ora

È ora. Il momento è arrivato.
Proprio ora.
Quando fuori imperversa il maltempo
E il cielo è grigio
intonacato di quella sfumatura
che contagia anche i pensieri.
E l’umidità della giornata
si insinua tra le pareti
impregnandole di acquosa densità.
Eh già. La primavera arranca
come un granchio
incedendo un passo avanti e due all’indietro.
Mentre l’inverno sembra non voler mollare la presa
vigile come un abusivo clandestino
malgrado l’equinozio sia stato così chiaro con lui
nel parlare. E indisponibile
a qualsiasi deroga condono o concessione.
Ma lui insiste.
Contrario a farsene una ragione…
giovandosi del cielo plumbeo
che gli dà quest’illusione.
Allora non c’è altro da fare.
Alle sue ormai flebili richieste
che hanno il sapore del colpo di coda finale
sarò io così tenace da ricordargli
che non è più la sua stagione.
Che faccia un passo indietro
e si dia una motivazione.
Posto che le nuvole hanno i giorni contati.
E quanto prima il sole
fugando ogni sua blanda immaginazione
tornerà alto a far brillare
non soltanto il terrazzino di casa
ma anche i pensieri
che come petali di gialle corolle
smossi da un vento nuovo
torneranno a volteggiare nella luce.